La Settimana Santa

I riti della settimana santa di Ciminna si aprono con “Simana di Lazzaru” la processione della “vivula vivula” o “viva l’aliva”. Da tempi remoti il mercoledì della settimana di Lazzaro, (settimana che precede quella santa) un corteo festoso di bambini, che si snoda per le antiche vie di Ciminna, che gridano “vivula vivula” o “viva l’aliva”, con in mano un ramoscello di ulivo, adornato di fiocchi di carta colorata, anticipano di qualche giorno la Domenica delle Palme, l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme.

Giovedì Santo: le confraternite, specialmente quelle più antiche, in corteo, dalle proprie sedi confraternali si recano in chiesa madre per partecipare alla solenne celebrazione Eucaristica “in coena Domini” con il rito della lavanda dei piedi. Alla fine della celebrazione la sosta di preghiera all’altare della reposizione anticamente detto “sepulcru”, in cui viene custodita la pisside con l’Eucaristia che verrà distribuita il Venerdì Santo dopo il rito dell’adorazione della Croce. L’altare della reposizione viene addobbato con fiori e candele accese e dai “lavuredda”, chicchi di grano coltivati in piatti o vaschette di plastica a simboleggiare la morte e la resurrezione di Cristo.

Venerdì Santo e le processioni penitenziali: il Venerdì Santo si ricorda la passione e la morte del Signore.  A Ciminna si svolgono due processioni penitenziali una la mattina presto e l’altra la sera alle ore 21,00, oltre alle celebrazioni liturgiche celebrate nella chiesa di San Giovanni Battista con le Sette parole alle ore 14,00 e subito dopo in Matrice il rito dell’Adorazione della Croce.

La Processione mattutina chiamata “Processione dei Misteri inizia alle ore sette con partenza dalla chiesa di San Giovanni Battista in cui vengono portati in processione a spalla sopra dei fercoli in legno sette statue settecentesche in cartapesta del Cristo ad altezza naturale raffiguranti: Gesù che prega nell’orto del Getsemani, Gesù legato alla colonna per la flagellazione, l’Ecce Homo, Gesù che cade sotto il peso della Croce, il Crocifisso, la Pietà e Gesù morto su un lettino. Al corteo processionale partecipano gruppi di figuranti che rappresentano le crudeli scene della Passione (soldati romani, il Cristo flagellato ecc.) con centinaia di bimbe e ragazzine vestite di “veroniche e Monachelle” e tanti bambini raffiguranti il Cristo caricato dalla Croce, oltre a un gruppo numeroso di giovani ragazze che precedono la statua del Cristo morto nel lettino. Al centro di questo ampio corteo vi è una donna raffigurante la Madonna Addolorata, vestita tutta di nero con ampio mantello, aureola in testa e un cuore trafitto da un pugnale in argento. Un nutrito corteo commovente in cui sia i bambini che le giovani ragazze e la banda musicale, che intona marce funebri, fanno rivivere la tristezza della morte e il clima della passione e morte del Signore. La processione percorre le vie del paese e passa per le varie chiese sacramentali del paese dove nei tempi passati venivano allestiti i sepolcri (altari della reposizione).

La sera dopo l’adorazione della Croce e il rito proprio del Venerdì Santo celebrato nella chiesa Monumentale della Matrice (scelta da Luchino Visconti per alcune importanti scene del film “Il Gattopardo”) sempre dalla Chiesa di San Giovanni Battista inizia un’altra commovente processione a lutto con un urna in legno policromo che contiene un Cristo Morto e dietro la statua della Madonna Addolorata accompagnata dalla Confraternita della Madonna Addolorata,  dalla banda musicale che suona sempre delle marce funebri e dal popolo ciminnese. Arrivati in piazza Umberto I°, il parroco fa una piccola omelia e poi il rientro in chiesa. Particolarmente commovente veder camminare per le vie paesane la statua dell’Addolorata adornata di un ampio mantello nero mosso dal vento e dall’oscillazione del fercolo che nel contesto delle marce funebri intonate dalla banda e dal giorno di lutto sembra una statua in movimento.

Sabato notte: solenne celebrazione della Veglia di Pasqua presso la chiesa Madre con i riti previsti dalla liturgia cattolica, fuoco nuovo, acqua lustrale, battesimi dei bambini e la solenne liturgia della Risurrezione del Signore nella notte santa di Pasqua.

La domenica successiva alla Pasqua si celebra la Processione della SS. Eucaristica per il Santo “Precetto ai malati”. La “Confraternita del Giovedì”, sotto il titolo del SS. Viatico, organizza la “processione del Precetto ai Malati” durante la quale il Parroco porta, in forma solenne (baldacchino, banda, tamburi), la santa Comunione Pasquale ai malati del paese. Processione caratteristica in cui i bambini vengono vestiti da San Giovanni Battista, da San Michele Arcangelo, da Gesù Risorto e da angioletti.

2024-06-27T18:36:30+02:00
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