La costruzione della Chiesa di San Francesco d’Assisi, con annesso Convento, ebbe inizio nel 1503 quando un certo La Priola, fece un testamento a favore della Veneranda Chiesa di San Francesco, lasciando ai Frati Minori Conventuali, esecutori testamentari, un vasto territorio, la Ciminna moderna, al fine di lottizzarlo e con le rendite iniziarne la costruzione. Nel 1860, con la soppressione dei Conventi, lo stesso fu trasformato in carcere maschile e femminile; oggi ospita la Biblioteca Comunale di Ciminna, che con i suoi 24.000 volumi, con l’antica “Biblioteca Cappuciniorum” e con i volumi della sezione della storia del risorgimento siciliano, donati dal Prof. Francesco Brancato, illustre storico ciminnese, è una delle più importanti biblioteche siciliane.
All’interno della Chiesa tante le opere d’arte custodite, tra cui: un quadro di “Santo Onofrio” del pittore Filippo Randazzo; un trittico in marmo del 1538 di Antonello Gagini; una bellissima statua dell’Immacolata dello scultore Antonino Barcellona del 1781; tre affreschi rappresentanti il “Dogma dell’Immacolata” e la “Riparazione del peccato di Adamo ed Eva” del pittore ciminnese Pasquale Sarullo e il “Martirio di San Crispino e Crispiniano” del Pittore Francesco Gigante del 1663; un quadro di “Sant’Antonio da Padova” del pittore Melchiorre Di Bella del 1773; una “Madonna con bambino” di scuola gaginiana; un quadro rappresentante il “Martirio di Santa Apollonia” del pittore Vincenzo La Barbera del 1600; un quadro di “Santo Alfonso” del pittore Pasquale Sarullo; il “SS. Crocifisso” in mistura, opera di Antonino Gagini del 1521; due quadri della “Maddalena” e “San Giovanni Evangelista” del pittore Pasquale Sarullo; un altare in marmo dello scultore Pietro Allegra; nell’Altare Maggiore il quadro dell’Immacolata è del pittore Vito D’Anna del 1777; un Crocifisso in cartapesta opera di Sebastiano Cannizzaro, autore anche delle statue dei Misteri.