La chiesa di San Giovanni Battista dà il nome al quartiere dove sorge. La sua storia è legata a quella del SS. Crocifisso custodito al suo interno. Anticamente era una piccola chiesa con un piccolo oratorio annesso dedicato a San Giovanni Battista. L’attuale chiesa, di stile tardo barocco, ha una magnifica facciata con tre porte d’ingresso, con un portale a colonne tortili ed altri elementi stilistici che la fanno attribuire per tradizione a Paolo Amato, architetto del Senato palermitano, nato a Ciminna il 24 gennaio 1634 e morto a Palermo il 3 luglio 1714. La chiesa si presenta a pianta basilicale a tre navate divisa da due file di cinque colonne. Il presbiterio contiene un vano che ospita il SS. Crocifisso. All’interno opere dal XV al XVIII secolo, in particolare il citato Crocifisso ligneo, databile attorno alla metà del XV secolo, di autore ignoto. Tante le suppellettili in argento realizzate a servizio della chiesa, tra queste si annotano: due lampade pensili, una realizzata nel 1656 e l’altra nel 1663, ostensori, calici e vari oggetti datati dalla metà del ’600 alla metà del ’700.